fbpx
Category News
Le origini documentano che già dal 700 abbiamo testimonianze che trattano di pietanze e bevande tipiche.

È interessante notare che Carlo Goldoni parla nelle sue opere di molteplici pietanze ancora esistenti ma non di prodotti come patate o pomodori che non esistevano in quel periodo storico. Dunque, si pensa che, quanto citato da lui sia il frutto di uno stile di vita nobile, la cui alimentazione era basata sul riso e bisi, verdura, polpette, carne lessa, la polenta, della quale vi è la ricetta nell’opera la donna di garbo.

Successivamente viene introdotto il pomodoro, le patate, la cui introduzione si deve ad Antonio Zanon. Nell’ottocento viene fondato a Pordenone il pastificio Tomadini, viene commercializzato per la prima volta l’amaro di Udine, la birra Moretti.

Il novecento, invece, il circo di buffalo Bill porta a Udine lo zucchero filato per la prima volta. Viene fondato, inoltre, il consorzio del prosciutto di San Daniele.

Tra i piatti tipici ricordiamo il Frico (fritto), brovada e il musetto, cjarsons, i belcs, la gubana.

Il latte e l’industria casearia hanno un posto di rilievo nell’economia della regione sia per la produzione dei formaggi che dei piatti derivati.
Per le bevande, particolare importanza è posta ai vini sia rossi che bianchi. Fra i rossi più comuni: colli orientali del Friuli Merlot, Cabernet e Refosco. Fra i vini bianchi: Pinot Grigio, chardonnay e Vermentino.

A seguire, si assiste all’introduzione di altri alcolici come grappe e liquori.

Man mano che i tempi cambiano, ugualmente, il settore cambia introducendo sempre più nuovi alimenti e prodotti fino ad arrivare ai nostri giorni dove l’offerta è davvero ampia.

Artiera apre le porte ai food lover ma soprattutto ai food promoter!

Ti aspettiamo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *